Una Gondola per Palazzo Contarini del Bovolo – “Calamità Venezia 2019 “
In seguito ai danni causati dal maltempo abbattutosi negli ultimi giorni di novembre sul Veneto ed in particolare sulla “amata” città di Venezia , l’Associazione Toitogo è promotrice di una raccolta fondi in favore del territorio e della popolazione colpiti dall’emergenza “Una Gondola Per Palazzo Contarini del Bovolo”. Si tratta di una raccolta per ripartire, un primo passo all’interno di un’azione più vasta che nel medio e lungo periodo svilupperà un percorso dedicato alla valorizzazione della messa in sicurezza dell’abitato, ovvero il grande patrimonio artistico di Venezia che il maltempo ha colpito duramente. La Toitogo ha chiesto l’aiuto di tutti, cittadini e lavoratori, imprese e associazioni di categoria. Ha promosso una campagna con una causale semplice “Una Gondola per Palazzo Contarini – Calamità Venezia 2019 “, che fa appello alla generosità e alla voglia di fare delle persone della società civile che si sentono legate a questa città Italiana riconosciuto in tutto il mondo per la sua magica atmosfera .
Noi della Toitogo ci sentiamo legati in particolare ad un palazzo in Venezia , Palazzo Contarini ed ed alla sua innovativa torre/scala a chiocciola disegnata da un un nostro Avo – Giovanni Candi – nel 1500.I fondi saranno utilizzati per la messa in sicurezza del Palazzo e della sua area circostante e la sua manutenzione nonchè ad interventi nella zona del Campo Manin e più in generale nel sestiere San Marco.Una parte delle vendite delle nostre produzioni artistiche “Toitogo” ed eventi da noi promossi saranno destinate a questo fine.Contemporaneamente svilupperemo ricerche e studi sull’opera architettonica del Giovanni Candi per realizzare una pubblicazione a disposizione dei visitatori e turisti .
Vi forniamo un breve cenno storico ”
Palazzo Contarini del Bovolo è un edificio tardo gotico di Venezia, ubicato nel sestiere di San Marco, in prossimità di campo Manin, e affacciato sul rio di San Luca.
Il palazzo fu costruito tra il Tre e il Quattrocento come dimora dei Contarini “di San Paternian“, che dalla fine del Quattrocento, per via dell’aggiunta della scala a chiocciola, furono soprannominati “dal Bovolo”. Nel 1499 Pietro Contarini (forse Pietro di Giovanni, suocero di quel Pietro Maria Del Bovolo che nel 1502 sposò Contarina Contarini), Marco Contarini e Giovanni Battista Contarini, senatori della Serenissima Repubblica di Venezia, fecero aggiungere verso il cortile interno un piccolo corpo di fabbrica in stile rinascimentale, caratterizzato da una serie di logge aperte con archi a tutto sesto o ribassati.
La scala a chiocciola esterna.
Nel 1717 il complesso passò a Giovanni Minelli che aveva sposato Elisabetta di Pietro Maria Contarini, ultima rappresentante della famiglia. All’inizio dell’Ottocento fu acquistato dalla ditta Emery, dalla quale fu affittato ad Arnoldo Marseille che vi aprì nel 1803 un albergo detto “del Maltese” (da qui la denominazione della corte del Maltese sulla quale si affaccia il palazzo). Nel 1852 fu ceduto per testamento alla parrocchia di San Luca e divenne sede della Congregazione di carità.
Nel 1859, l’allora litografo Wilhelm Tempel condusse le sue prime osservazioni astronomiche dal belvedere della torre, con un telescopio di sua proprietà. Qui scoprì, il 2 aprile 1859, la cometa C/1859 G1, ed il 19 ottobre 1859 la Nebulosa di Merope nell’ammasso aperto delle Pleiadi. Il palazzo appartiene tuttora all’IRE di Venezia, acronimo per Istituzioni di ricovero e di educazione.[1]
L’edificio, trovandosi frapposto fra rio di San Luca e corte del Maltese, presenta due facciate, molto differenti tra di loro.
Ha un aspetto semplice, lineare ed elegante, ma privo di particolari aspetti che possano rendere tale facciata peculiare. Si sviluppa su quattro livelli: il piano terra, i due piani nobili e l’ultimo piano. Il piano terra è arricchito da due portali ad acqua a sesto acuto, affiancati a monofore più piccole ma anch’esse a sesto acuto, disposte ai lati su due livelli e al centro su uno solo. I tre piani superiori presentano una pentafora centrale, ognuna delle quali è affiancata da sei monofore, tre per lato.
La facciata posteriore ha un aspetto completamente differente. Caratterizzata da una sequenza di monofore rettangolari e ad arco a tutto sesto, trova la sua parte di maggiore intensità espressiva nella celebre torre scalare rotonda con scala a chiocciola. Essa è detta appunto bòvolo in dialetto veneziano. Tale genere di scala non era inusuale per l’epoca e per il contesto, ma mai ne era stata sviluppata una di dimensioni così grandi.[2] Il nome della famiglia fu arricchito dell’appellativo del Bovolo dopo tale ampliamento.[3]
La torre, disegnata da Giovanni Candi dà accesso ad attigue logge, sviluppate su cinque livelli, e ne continua lo stile aereo nei cinque ordini di archi rampanti su colonne.[2] La torre termina in un belvedere a cupola con ampia visuale sulla città. La torre era un tempo adornata con affreschi sia nella parte interna che in quella esterna, ma oggi rimangono poche tracce di tali decorazioni.[1]
L’attuale proprietario ha disposto nel cortiletto retrostante un’importante collezione di vere da pozzo.[1] All’interno dell’edificio sono ospitati quadri risalenti al XVII secolo e al XVIII secolo, anche questi di proprietà dell’IRE.[4]
il consiglio direttivo della Toitogo
“Forza Venezia ”
Una Gondola per Palazzo Contarini del Bovolo – “Calamità Venezia 2019 “